Le biblioteche portano dentro ciò che è in rete

Le biblioteche cercano di fare in Internet il lavoro che hanno sempre fatto: selezionare e organizzare i documenti. Troverai nei cataloghi delle biblioteche link a risorse disponibili gratuitamente in rete (ad esempio dalla scheda di una delle edizioni di Pinocchio alla corrispondente edizione digitale). Troverai link a banche dati, a riviste e ad altri testi elettronici accessibili a pagamento. In questo modo la biblioteca ti mette a disposizione i documenti per i quali dovresti pagare per accedervi da casa. La biblioteca non acquista e conserva l’oggetto attraverso il quale puoi entrare in contatto con il testo ma acquista la possibilità di accedere al testo, di vederlo sullo schermo, di salvarne (se è possibile) una copia, di stamparlo tutto o in parte. In questo modo crea uno spazio testuale libero dove puoi muoverti, senza ostacoli, e che comprende testi e altri documenti che non sono nel perimetro delle sue mura. La biblioteca, con pazienza e con fatica, spesso con pochi soldi, cerca di allargare ad una parte della rete le regole di libertà che valgono al suo interno.


Un esempio di biblioteca solo digitale, senza libri, creata dall’Università di Milano Bicocca e dal Comune di Cinisello Balsamo

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